tiro

HOME
TIRO al BARATTOLO

bambini

IL CIRCO E LA SCUOLA

Sappiamo molto bene che gli spettacoli per le scuole sono fonte di guadagno sicuro: i bambini vengono già inquadrati con le loro maestre, il loro numero è già garantito in precedenza, e con loro anche il bar e lo zucchero filato funziona bene.
Lo spettacolo, però non sempre risponde alle aspettative, alcuni numeri vengono tolti, alcuni spilli eliminati, e questo non è giusto, specie quando lo spettacolo viene "venduto» come altamente educativo.
Bisognerebbe rifletterci un po' sopra, e forse offrire alle scolaresche in circo, qualche cosa di più che potrebbe far apprezzare la nostra fatica.
Qualche esempio: delle lezioni di clownerie in classe o in palestra, prima dello spettacolo; incontri in classe con artisti; intervista dopo lo spettacolo; mostrare qualche attrezzo o qualche trucco; mostrare come si arriva ad un esercizio; ecc.
Ecco una lettera di una classe che scrive al circo dopo lo spettacolo. Che ne pensate?
"Cari giovani artisti abbiamo continuato a parlare di voi in classe cercando di scoprire i vantaggi e gli svantaggi della vostra vita. Vantaggi: essere orgogliosi di saper fare cose che non tutti sanno fare, possibilità di viaggiare, essere sempre insieme alla famiglia, la disponibilità ad aiutarsi reciprocamente e lavorare tutti insieme per il bene di tutti, soddisfazione in un esercizio eseguito bene, successo e applausi, capacità di divertire la gente, usare bei costumi, disponibilità al sacrificio.
Svantaggi: aver poco tempo per conoscere i posti visitati, necessità di spostamenti frequenti, pericolo nel lavoro in pista, dover lavorare anche se ammalati, dover a volte 'saltare il sonno', difficoltà di sistemazione nei paesi, difficoltà di frequentare la scuola, difficoltà di stringere amicizie.
Questo è un breve schema risultato dalle nostre discussioni: siete d'accordo? Se volete potete risponderci, quando ne avrete tempo. Intanto grazie ancora della bella mattinata trascorsa con voi e dell'intervista.
Tanti saluti cari da ventitrè  nuovi amici della classe 5a F 'Ernesto Solvay' di Rosignano Solvay (Livorno)”.

In Cammino, dicembre 1984